SPD BTicino, adatti a tutti i livelli di rischio

I nuovi limitatori di sovratensione SPD di BTicino, grazie alle loro caratteristiche fisiche, si dimostrano efficaci per tutti i livelli di rischio.
Le sovratensioni causate dai fulmini sono responsabili di una quota variabile tra il 25 e il 40%* dei guasti che si verificano occasionalmente alle apparecchiature elettriche; se si aggiungono le sovratensioni transitorie dovute ad altri motivi, poi, si arriva quasi al 60%*.
(*Fonte compagnie di assicurazione)
Questi rischi – che potrebbero essere in buona parte evitati installando dispositivi SPD – oggi sono sempre di più presi in considerazione dalle normative nazionali ed internazionali, come possiamo vedere qui sotto.
La normativa CEI EN 61643-11
La norma CEI EN 61643-11 definisce i due tipi di SPD destinati ai circuiti di bassa tensione:
– SPD di Tipo 1 (T1), classe di prova I destinati in genere ad essere posizionati all’arrivo linea, normalmente sul quadro generale;
– SPD di Tipo 2 (T2), classe di prova II, destinati in genere ad essere posizionati nei quadri secondari e centralini;
– SPD di Tipo 1 e 2 (T1+T2), provati con classe di prova I e II, in grado di svolgere la funzione di protezione dell’impianto e delle apparecchiature in edifici medio/piccoli a valle del quadro generale e di quelli secondari.
La nuova gamma di SPD BTicino, conforme alla norme CEI EN 61643-11, è in grado di rispondere a tutte le tipologie d’impianti a bassa tensione e a tutti i livelli di rischio.
I nuovi SPD BTicino sono dotati di cartucce con maniglia di estrazione per agevolare le sostituzioni. La nuova maniglia frontale, di colore grigio e ben visibile, oltre a semplificare l’estrazione delle cartucce garantisce il massimo della sicurezza negli interventi. La nuova marcatura (specifica per gli SPD), inoltre, facilita l’identificazione del prodotto una volta installato nel quadro; sulla sezione frontale l’indicatore di stato delle cartucce segnala se il dispositivo SPD funziona (verde) oppure se è fuori servizio (rosso). La nuova gamma integra dispositivi fase+neutro di tipo 1P+N e 3P+N per garantire protezioni ottimali e la massima continuità di servizio.
A testimonianza della facilità d’utilizzo e installazione, la connessione tra interruttore e SPD avviene in due sole operazioni: affiancando i due dispositivi e agganciandoli tramite i ganci di bloccaggio; successivamente, serrando le viti dell’interruttore. Ancora, senza il cablaggio tra il dispositivo SPD e l’interruttore si riduce notevolmente la lunghezza di collegamento tra la morsettiera di alimentazione e quella principale per conduttori di protezione (max 0,5 m), questo garantisce maggiore affidabilità e una protezione più efficace delle apparecchiature.
Se una cartuccia è assente o fuori servizio, l’interruttore può comunque essere chiuso in ON e il dispositivo SPD continuerà a proteggere gli altri poli.
Attraverso il contatto ausiliario integrato è possibile controllare sia lo stato di funzionamento dell’SPD che della posizione dell’interruttore associato (interruttore ON/OFF, cartucce fuori
servizio).
SPD (T1, T1+T2, T2)
Da 12,5 a 35 kA per T1 e T1+T2
Da 20 a 60 kA per T2
Sono disponibili nelle versioni 1P, 1P+N, 2P, 3P+N e 4P e devono essere associati ad una protezione magnetotermica tramite interruttore o ad un fusibile.
Moduli SPD associabili (T2)
Da 20 a 40 kA nelle versioni 1P+N e 3P+N
Sono dispositivi associabili che vengono collegati direttamente all’interruttore di protezione tramite un sistema di cablaggio rapido senza fili. Questi SPD sono destinati alla protezione degli impianti del terziario e industriali per l’installazione in armadi e quadri di distribuzione.
SPD Autoprotetti (T2)
Nella versione 1P+N sono la soluzione ideale per la protezione di piccoli impianti del terziario e del residenziale; integrano al loro interno la protezione contro sovraccarico e cortocircuito (fusibile da 4,5 kA). Garantiscono il coordinamento ideale tra il dispositivo SPD e la sua protezione associata, per una totale sicurezza.